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OvO: Voodoo Videoo and Rewoorks

REVIEWS


Philip Klingler, Heathen Harvest

OvO is an Italian music project consisting of Stefania Pedretti (also singer of Allun and solo performer aka ?Alos) and Bruno Dorella (a performer in such bands as Ronin and Bachi da Pietra, former drummer of Wolfango and Bugo and owner of Bar La Muerte Records). The duo decided to create OvO as a touring band, a decision which led them to perform live concerts throughout Europe and North America from 2001 until present, with stops in Mexico and Turkey, performing a total of more than 500 concerts since that time. In the summer of 2009 they have been touring the United States with northern California space-rockers, Sub-Arachnoid Space.

OvO's sound seems to be an updating of Futurist and Dadaist aesthetic that contains aspects of sound poetry (i.e. Kurt Schwitters' 'Ursonate'), avant garde theater and improvisational rhythm-based industrial music. Their first album, “Assassine” (2001), and the second, “Vae Victis” (2002), were both released by Bar La Muerte and included contributions from musician friends and acquaintances of the band. After split releases with Rollerball and KK Null, OvO definitively became a duo and this change was marked by the release of their third album “Cicatrici” (2004), a co-production of Bar La Muerte and Ebria Records. In 2006 the work 'Miastenia' was released by the prominent American label, Load Records. In 2008 two remix albums were released: 'OvO Rmxd By Daniele Brusaschetto' (Blossoming Noise) and this release, "Voodoo Rewoork" (Moriremo Tutti Records).

'Voodoo Rewoork' is an interesting album of diverse remixes and recontextualizations of the track, 'Voodoo', from the "Miastenia" CD, plus an unreleased version of the original song. This CDR, limited to 180 copies, features ten different artists from around the world, including Amy Denio, Larsen Lombriki, Sparkle in Grey, Luminous, Andrea Marutti, OvO itself and more. Most surprising is how well the album holds together considering these are all mixes of the same track.

Andrea Marutti's contribution, 'E.S.P. Reconstruction' is the best of the set, recasting the track as a deep dark-ambient piece, starting out like something from 'Eraserhead' and, in the end, revealing it's roots in classic industrial music. Amy Denio's 'IchiOvO' does something similar by creating an alien drone backdrop that rises and converges with the rhythmic elements. Luminous' remix emphasizes the tom drums and overloads the volume to distortion, sounding something like early Test Dept. In another permutation, Sparkle In Grey's '114 Voodoos' emphasizes Stefania's strange vocal garbling, with the cello sounds moving around the stereo-field. Mark Hamn's track, 'A Day for Reflection', is notable as he removes the rhythms altogether, replacing them instead with beautiful improvisational piano lines. OvO themselves contribute an interesting alternate mix of their composition.

An excellent album that, despite it's singular source material, sounds very cohesive and much more expansive in scope than one would expect. Every track here is of interest and a testament perhaps to OvO's choices in collaboration. What could've been dull, given the context, is instead fascinating, as each artist finds something unique to reveal in the original composition.

www.heathenharvest.com


Vittore Baroni, Rumore

Per farsi notare nell’oceano delle (auto)produzioni, le piccole label ricorrono spesso a confezioni singolari. È il caso dell’etichetta gestita da Matteo “Hue” Uggeri (www.moriremotutti.com): il rumorismo casalingo di Der Einzige in Cheap Material Music ha ad esempio bustina in stoffa decorata a mano più badge, mentre lo split cd di Harshcore & Der Einzige è contenuto in copertina da singolo 7”. Vera chicca del funereo marchio è però il progetto di remix/remake di un tribale brano batteria+voce+violoncello degli OvO, Voodoo (da Miastenia), che allega bambolina vudù di cartoncino ovviamente trafitta da spillo! I dieci contributi nel cd (più un video di Invernomuto) sono tutti estremamente congeniali all’improvvisazione free-form di Bruno Dorella e Stefania Pedretti, conferendo omogeneità stilistica alla raccolta pur nella varietà degli approcci. Si va dal puntillismo astratto di Hue ai beats martellanti di Buben, dalla rarefazione post-rock degli Sparkle in Grey alle manipolazioni dirette dei nastri originali di Larsen Lombriki e Harshcore. C’è chi sceglie di dialogare al piano con la voce incantatoria di Stefania e chi di velocizzarla in sibili ossessivi. Tra gli ospiti, spiccano i nomi dell’americana Amy Denio e degli stessi OvO, che del loro sortilegio offrono una nuova selvatica versione.


Antonio Olivieri, Marquee Moon

Oltre ad avere un nome e un logo bellissimo :) , la Moriremo Tutti Records ha una discreta attitudine "punk". Nelle loro produzioni potrete trovare particelle di SPK, Lustmord, Residents, Throbbing Gristle... per non parlare di tutta la tape-exp/industrial scene (italiana ed europea) degli '8o/primi'9o, insieme alle migliori idee del lascito postrock ed electro dell'ultima ventina d'anni. Almeno per come la vedo io. A gestire l'etichetta è Matteo "Hue" Uggeri - prima Der Einzige e ora negli interessanti Sparkle in Grey (tra l'altro autori di un album in compagnia di Maurizio Bianchi, tanto per gradire...) che butta fuori dischi coraggiosi ai limiti dell'autolesionismo.

E' il caso di Voodoo Videoo and Rewoorks che omaggia gli OvO di Bruno Dorella e Stefania Pedretti, e in particolare il truculento brano Voodoo (da Miastenia): 1o gruppi poco irregimentati (Hue, Larsen Lombriki, Sparkle in Grey, Buben, Harshcore...) si cimentano nel ricrearlo... tra schegge free, noise e droni, Maderna, loops e ferraglia... ciascuno come in un proprio teatro dell'orrore. Anche gli stessi OvO ne offrono una nuova versione. Non proprio la strada ideale per arrivare a Festivalbar tra vallette che mostrano il culo insomma. Ma l'idea è talmente folle da stregare... e -cosa che ci interessa maggiormente - per motivi diversi, meritano tutte di essere ascoltate. Con video.

P.S. Il lato giusto del CD-R è quello nero, e la bambolina voodoo -attenzione, con vero spillo- è allegata.

http://marquee-moon.blogspot.com/


Stefano Fanti, Rockit

L'idea di questo interessante progetto nasce dalle menti di Bruno Dorella (Ovo), Andrea Marutti (Afe Records) e Matteo Uggeri (Moriremo Tutti Records) qualche tempo fa. La volontà è quella di far remixare a piacimento il brano degli Ovo "Voodoo" (presente nell'album "Miastenia") da alcuni artisti della scena sperimentale italiana. L'apertura è affidata all'incubo ad occhi aperti di Hue, che (ri)compone la colonna sonora per un horror di serie b degli anni 60. Dopo di lui, i protagonisti Ovo propongono una versione alternativa del brano rendendola ancora più ossessiva e ostinata. La rielaborazione firmata Buben è una decisa accelerata di bpm, la canzone originaria diventa quasi ballabile e cambia concretamente volto. Gli Sparkle in Grey sono un'allucinazione scricchiolante, una lettura pubblica ospitata da un girone infernale. Gli Harshcore cacofonizzano il tutto in chiave harsh-noise. Merzbow incontra Alice (nel paese delle meraviglie...oscure). Versione minimale quella di Mark Hamn che, in chiave cameristica, rende il brano una litania sognante. Rumorismo puro per i Larsen Lombriki, che con il loro remix, risulta essere il meno originale del lotto. Troppe direttive caotiche, troppo poca sostanza in questo caso. Stessa scelta compositiva per i Luminous, che al contrario riescono nell'intento di creare un suono isterico e spessissimo che non lascia spazio ad accenno di melodia. Cupo e immobile il lavoro di Amy Denio, che con percussioni tribaleggianti ed un drone di fondo altamente apocalittico tinge il tutto di nero pece. La lunga chiusura spetta ad Andrea Marutti, fautore di un ambient fluttuante e dalle forti derive industrial. Ascolto complesso e, se fatto ininterrottamente, del tutto alienante, ma ottima testimonianza del livello di salute dell'avanguardia tricolore.

http://www.rockit.it/magazine/album.php?x=00009104


Antz, Novamuzique

Nel 2006 esce su etichetta Load Records un disco cardine dell’avanguardia Made In Italy… Bruno Dorella e Stefania Pedretti (in arte OvO) realizzano un disco di devastante intensità: MIASTENIA.
Uno dei momenti più incisivi di questo lavoro è decisamente la quinta traccia: VOODOO.
E da lì che nasce questo destabilizzante tributo promosso dalla Moriremotutti Records .
Dieci sconcertanti variazioni sul tema principale che non solo (s)compongono un arazzo d’avanguardia contemporanea esplosivo ma anche una straordinaria messa a fuoco su buona parte di una certa realtà cui siamo tanto affezionati.
Il progetto è frutto della collisione tra tre menti: Bruno Dorella, Matteo Uggeri e Andrea Marutti, rispettivamente BarLaMuerte, Moriremo Tutti Records e Afe Record (un triangolo maledettamente stimolante!!!)
Ad aprire le danze ci pensa HUE (Matteo Uggeri, appunto) in una prima traccia di puro avant-ambient, seguito da un’inedita versione remixata dagli stessi OvO. Segue una versione elettro-industrial di BUBEN in cui i bpm incalzano assumendo il potere! Ci penseranno gli HARSHCORE (vedi NM#19) e gli SPARKLE IN GREY a plasmarvi i pochi neuroni rimasti attivi, attraverso un percorso chirurgico e sinuoso come un virus… Lenti e inesorabilmente bizzarri i LARSEN LOMBRIKI ci riportano ad uno stato di tribalità altra, tra il gotico e la vecchia fantascienza! Seguiranno momenti di raffinata avanguardia con MARK HAMM e AMY DENIO fino a sfociare nel parossismo delirante degli inglesi LUMINOUS ed estremo ambient-noise del geniale ANDREA MARUTTI. Ma il disco non finisce qua. Prosegue sul sito con una traccia dei serbi CHILDREN EGOISM, estenuante esempio di cupo tribalismo terminale…
Il magico dischetto include un’opera video di un sorprendente voodoo-documentario di iNVERNOmUTO grazie al quale il videoclip diventa esempio di raro ingegno indipendente!

Naturalmente la straordinaria artwork di Stefania Pedretti è superlativa e l'imperdibile voodoogadget incluso nel CD, idea del buon Uggeri, non ha prezzo...

Moriremo Tutti: una certezza!

http://www.novamuzique.net/recensione.aspx?id=529


Valerio Mattioli, Blow Up

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